Per la prima volta nella storia dell’uomo, sia agli Oscar che a San Remo, ha vinto chi piace a te. Certo, tu e i tuoi complotti politici non avete imbroccato nessun pronostico, ma almeno chi si è portato a casa i primi,se li è pienamente meritati.
Da una parte, quella ligure, la canzone di Diodato è effettivamente la migliore tra le 24 presentate al festival. Una bella canzone anche al di fuori delle scalinate e dell’apparente attivismo femminista di San Remo. Per il resto Amadeus sembra sempre sul punto di dire o fare qualcosa di inappropriato, salvo poi salvarsi (o farsi salvare) dalla sua totale sottomissione alla Madre RAI. Poi c’è Fiorello salva-festival, Tiziano Ferro miglior valletta, Morgan si crede Kanye West e Achille Lauro che ne esce come incontrastato eroe. Anche perchè è l’unico ad avere capito che San remo va sfruttato non per sopravvivere e mangiare una volta all’anno, ma per darsi in pasto al grande pubblico altrimenti irraggiungibile.
Resta il fatto che questo carrozzone lento, lungo e interminabile come un monologo di Benigni, sta trovando una sua forma e negli ultimi anni sta diventando sempre più interessante e divertente da seguire. Andrebbe solo ripulito un po’, tagliuzzando qua e là. e dato in mano ad un conduttore con una personalità molto forte.
Dall’altra parte, quella Californiana, ti trovi (dopo anni che non vi parlavate più) ad essere d’accordo con l’Academy. Lo vai in giro a dire da mesi che Parasite è il miglior film del 2019, ma mai avresti pensato che si sarebbe portato a casa la statuetta prorio del Miglior Film. E se l’Oscar a Joaquin è quantomai dovuto, sei contentissimo per Brad Pitt che per te è la vera colonna portante di quel piccolo capolavoro che è l’ultimo film di Tarantino.
Insomma, o tu comincia a capirne veramente qualcosa, oppure la media dell’eccellenza è così bassa che qualsiasi idiota con un blog finisce per sembrare un critico affermato.
Riflettete gente, riflettete.