ROSSO
A svegliarmi è il freddo.
Non era così freddo prima. Prima…quando era prima?
Dove ero prima?
Sono nudo. Ho freddo perché sono nudo. Perché sono nudo?
Un letto, sono sdraiato su un letto. Non è il mio letto. Non è il mio letto e non è la mia stanza.
Fermo…Fermo…è solo un brutto sogno.
Chiudi gli occhi.
Li riapro. Sono ancora lì. Sono ancora qui.
La gola si secca. Il cuore batte in testa che sembra esplodere.
Calmati…calmati…
Mi metto a sedere sul letto. Più che un letto, una branda. Fissata ad un muro.
Ce ne sono altre. Una sopra di me. Due alla mia destra. Sempre una sopra l’altra. Sempre sullo stesso muro.
Alzati…alzati…
Il contatto dei piedi con il pavimento è un brivido gelido che si arrampica sulla schiena. Mi sembra di svenire. Panico. Dove sono?
Controllati…rifletti…
Una stanza rettangolare. Al centro della stanza un tavolo. Quattro sedie. Oltre due porte. Chiuse. Grigio. E’ tutto grigio e silenzioso. Troppo silenzioso. Un silenzio assordante.
Torno a fissare il letto. La branda. Le altre brande. Solo ora mi accorgo che, sdraiate sopra ci sono…
“E tu chi cazzo sei?”
La voce viene dalla branda sopra la mia. Un energumeno mi fissa. Scontroso.
Già. Io chi cazzo sono?

INSTAGRAM: https://www.instagram.com/quelbastardogiallo/?hl=it
FACEBOOK: https://www.facebook.com/quelbastardogiallo/?ref=bookmarks